E finalmente ne parla anche la stampa italiana....
Guarda gurda.. decido di riprendere a scrivere il mio blog a quasi un anno dal mio ultimo post ed ecco che sui giornali compare una notiziola, come dire, un po' stagionata che proprio quel post aveva anticipato.... Proprio vero che in estate si riempono i buchi con qualsiasi cosa.
Dal Messaggero
Venerdì 18 Agosto 2006
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«E’ Gesù il mio nuovo eroe»
di FRANCESCO FANTASIA PER tre decenni buoni ha portato i morti nel mondo dei vivi. Tanto che laggiù, negli States, l’hanno ribattezzata “Nostra Signora dei Vampiri”. E non senza ragione: perché a lei, ad Anne Rice - la più popolare autrice americana di fantahorror - spetta il merito di aver fatto riscoprire alla fine degli anni Settanta i nipotini del conte Dracula, raccontando in Intervista col vampiro la saga di un “succhiasangue” triste e pieno di sensi di colpa, una storia di incredibile successo finita anche sul grande schermo. Da allora la scrittrice americana ha infestato di incubi le nostre povere notti, sommergendoci con decine di bestseller popolati da streghe, zombi e, naturalmente, principi delle tenebre.
Ma oggi Anne Rice dice addio ai vampiri e trova un nuovo protagonista. Altro che Dracula con tutta la Transilvania. E’ Gesù, Christ The Lord , l’ultima scommessa della scrittrice di New Orleans, l’eroe dalla forza davvero soprannaturale che occupa la scena del suo più fresco romanzo. Un libro che ha colto del tutto di sorpresa i lettori d’Oltreoceano, ormai abituati al fascino carismatico delle insaziabili creature dai canini aguzzi e dal morso discreto. «Ma in realtà non c’è molto da stupirsi - spiega la Rice - I vampiri sono figure tormentate, ribelli, angosciate dalla paura della vita eterna e torturate dalle eterne domande sul bene e sul male. Sono queste le figure che mi hanno sempre interessato: personaggi con una vita più grande della loro stessa vita. Al termine di questa ricerca non potevo che incontrare Gesù». Primo romanzo di una trilogia che tratterà della vita del Salvatore, Christ The Lord: Out of Egypt ha messo subito sotto scacco le classifiche americane. E presto arriverà anche in Italia, probabilmente a fine anno, con il marchio della Longanesi. Come nei precedenti libri “vampireschi” in cui si sentiva in prima persona la voce di Lestat, di Louis o di altri malinconici Nosferatu, anche qui la Rice fa parlare direttamente il suo protagonista. Ma Christ The Lord è scritto per intero dalla prospettiva di un ragazzo di 7 anni chiamato Gesù. Un ragazzo che - come tanti altri giovani di oggi o di duemila anni fa - coltiva sogni e ambizioni, nasconde frustrazioni e segreti. E il primo segreto che il piccolo Gesù deve tenere assai coperto riguarda i suoi poteri soprannaturali: un talento che scopre di possedere quasi per caso e che deve imparare ad amministrare. Il racconto si basa sulle Sacre Scritture, sul Nuovo Testamento. Ma non abbiamo a che fare adesso con una delle tante biografie romanzate della vita del Nazareno. Anche se, ammette la stessa Rice, il titolo può portare fuori strada. « Christ The Lord evoca l’immagine di un uomo sui trent’anni, coi sandali e i capelli lunghi, che in Terra Santa predica la buona novella e compie strani miracoli. Nel mio romanzo invece Gesù è un ragazzino del tutto inconsapevole del destino e della fama che lo aspettano. E che, attraverso il soffio divino, sperimenta un’esperienza totalmente umana. Prova l’amore e l’indifferenza, la paura e la gioia. Ma soprattutto va in cerca di verità, idealità, senso della vita. Una ricerca che, a ben guardare, non è poi tanto diversa dalla domanda attorno a cui ruota Intervista col vampiro : che significato dobbiamo dare a un mondo che vive senza Dio?». La Rice afferma di non aver manipolato la storia. E di non aver tradito il racconto del Nuovo Testamento. «Non ci sono licenze artistiche nel mio libro - dice - Certo, ho inventato scene, dialoghi. Ma tutto avviene all’interno di una solida cornice storica. Ho preso il Gesù descritto dai Vangeli e l’ho reso un personaggio vivo, attuale». E il Gesù che ci viene proposto dalla scrittrice di New Orleans è un giovane profondamente immerso nella cultura ebraica, che muove i primi passi ad Alessandria d'Egitto prima di fare ritorno con la famiglia a Nazareth. Qui il ragazzo assiste alla rivolta degli ebrei contro Roma, alle discussioni spirituali e filosofiche che dividono Filistei, Esseni, Sadducei. Ma soprattutto è stupito dagli strani poteri che scopre di possedere: fa cadere la neve, porta in vita degli uccelli impagliati e fa persino risorgere un compagno di giochi morto accidentalmente. «Da Giuseppe e Maria non riceve risposte - aggiunge la Rice - E allora il giovane Gesù è costretto a percorrere da solo un sentiero di conoscenza, un itinerario che gli farà capire quale sia la sua missione sulla terra e quale il messaggio da lasciare agli uomini: il mondo non ha bisogno di mediocrità. Il mondo ha bisogno di santi, ha bisogno di Cristo. Tutti dobbiamo diventare come Cristo. Qualcosa di meno semplicemente non basta». Insomma, lo avrete capito: a 64 anni, l’ormai ex regina della fiction gotica, la creatrice di celebri vampiri che bramano le tenebre, ha trovato una nuova luce e una nuova vita. Dopo decenni di dichiarato ateismo, si è riconciliata con la religione cattolica. «Mi ero stufata - dice - della mia arroganza. Di non vedere che Dio è con noi ogni minuto. E che non ci lascia soli a combattere il male». Ma adesso che ne sarà dei suoi vampiri, signora Rice? Scriverà ancora libri “al sangue”? «I miei vampiri sono anime tormentate, viaggiatori persi nel buio che ricordano il calore della luce divina. Ma non riescono a trovarla. Oggi questa esplorazione non mi basta più. Ho bisogno adesso di una sfida più grande».